Un'estate per ... farsi domande decisive - Salmo 97

 
 

Predicatore: Leonardo De Chirico

L’estate è in genere associata allo svago, alla spensieratezza e all’evasione. Molti cercano di staccare, di distrarsi e di rallentare la concentrazione. Il riposo biblico è anche questo, a patto che non significhi fuggire dalla realtà e sospendere le responsabilità della vita che non vengono mai meno. Ad esempio il nostro salmo di oggi è un invito a farsi domande decisive e a rispondervi. Come molti altri salmi del libro quarto dei Salmi, anche il 97 è un appello a non sprecare l’estate in una fuga dalla realtà, ma a vivere la vita facendo i conti con le nostre responsabilità che non conoscono interruzioni estive o chiusure per ferie.

Ci sono due domande che il salmo ci pone oggi. Come risponderemo?

1. Vuoi un motivo di consolazione?
Il salmo parte con un fatto che è allo stesso tempo una dichiarazione programmatica: “il Signore regna” (v.1). E’ un fatto: non viviamo in una condizione anarchica dove non si sa chi sia in controllo delle cose e dove tutto sia sempre in discussione; non viviamo in una situazione fatalista dove tutto è un mano ad un principio impersonale ed imperscrutabile di cui avere paura; non viviamo in un mondo dualista dove ci sono più dèi o idoli che si contendono la supremazia sulla nostra vita. Viviamo nel mondo di Dio e su questo mondo Dio esercita la sua regalità: una piena, effettiva, efficace, attiva, puntuale, onnicomprensiva regalità.

“Dio regna” significa che Dio è il solo re sul mondo: non esistono competitori, non ci sono alternative, non ci sono opzioni B, non ci sono metaversi o realtà virtuali diverse. C’è un solo Dio e questo Dio è il Dio della Bibbia. A regnare non sei tu, non è il destino, non sono i potentati politici o finanziari, non sono gli alieni, non è il caos. Dio regna da sempre e per sempre. Su tutto e su tutti. Sulle micro-storie e sui macro-scenari. Dio regna. Il salmo ricostruisce la nostra visuale sulla realtà a partire dalla centralità di Dio. Le nostre mappe della vita sono tutte alterate e fasulle se non hanno Dio al centro perché ci indicano un centro che in realtà non esiste e ci danno delle indicazioni sbagliate.

Nella vita non sbagliamo mai quando partiamo dal riconoscimento che Dio regna su tutti e su tutto: sulla mia vita, sulla salute, sul lavoro, sulle scelte, sulla famiglia, sui figli, sulla carriera, sulla città, sul Paese, sul mondo, sull’universo! La vacanza estiva può essere un momento di relax e di riposo, ma non è un tempo fuori dalla regalità di Dio. Dio regna sul tuo riposo, sulle ferie, sull’estate.

Certamente, il mondo ci appare caotico, conflittuale, diviso e sottosopra. Sembra essere un terreno di gioco conteso da più squadre avversarie. Meglio: è un teatro di guerra dove accade di tutto e il suo contrario. La Bibbia ha una spiegazione per il caos che sembra regnare: si tratta degli effetti del peccato che determinano conseguenze devastanti a catena. Il fatto che Dio regna non significa che tutto sia a posto o già interamente pacificato. Il mondo è in sofferenza ed in uno stato di travaglio (Romani 8,22). Detto ciò, Dio regna e continua a regnare.

Questo è motivo di consolazione per il mondo intero: per la terra e le isole (v.1) che, infatti, sono chiamate a gioire. Si può gioire perché il regno di Dio è saldamente ancorato alla sua giustizia (v. 2), non ai capricci di una divinità qualunque o agli umori di una potenza qualsiasi. Nell’essere il Re dell’universo, Dio rimane Dio e pertanto è avvolto da “nuvole e oscurità” (v. 2). Dio si è rivelato in molti modi e in modo definitivo in Gesù Cristo, ma rimane Dio, il Creatore, totalmente altro rispetto a noi. Dio non si scioglie nel creato e non perde la sua divinità nel farsi conoscere. Noi siamo limitati e in più peccatori: per questo il suo trono rimane avvicinabile, ma sempre avvolto dalla nuvola. Mosè sperimentò questo: proprio mentre Dio rivelava la sua legge (i dieci comandamenti), il monte Sinai era avvolto da una nuvola (Esodo 19,16), a testimonianza del fatto che Dio rimane tale anche quando si rivela. In più, Dio è associato al fuoco (v.3) che consuma e fa sciogliere i monti (v.5) e ai lampi che illuminano (v.4). Proprio come Mosé quando ricevette la legge, il monte era avvolto dal fuoco e dal fumo (Esodo 19,18) e c’erano lampi (19,16). Qui nel salmo viene richiamata quella giornata memorabile quando Dio mostra il suo regno a Mosè e al popolo dando la sua legge e rimanendo Dio sovrano.

La terra e le isole sono chiamate a gioire, ma anche i popoli sono interpellati a fare i conti con il Dio che regna (v.6b). In particolare, il popolo di Dio, qui chiamato Sion, le figlie di Giuda (v.8) e la famiglia dei “giusti” (v.12), esulta per il fatto che Dio sia re. La giustizia di Dio è un motivo di gioia (v.8), la liberazione di Dio è un motivo di consolazione (v.10), la protezione di Dio è un motivo di conforto (v.10). Il fatto che Dio regna è la nostra consolazione: si può veramente gioire solo se Dio regna sulla nostre vite (v.12).

Nelle difficoltà, Dio regna e porterà avanti i suoi propositi. Nei problemi Dio è sovrano e non mancherà di essere giusto e santo. Nei tuoi interrogativi e dubbi, non perdere di vista che Dio regna e il suo piano prevarrà. Non trovare conforto per il fatto che è estate e tra poco andrai in vacanza. Trova consolazione nel fatto che Dio regna e che tu, grazie a Gesù Cristo, sei parte del suo popolo. Le vacanze passano e l’estate finisce, ma Dio continuerà a regnare, per sempre! Se impariamo a gioire perché Dio regna, la nostra gioia sarà per sempre, nei giorni brutti e in quelli buoni.

2. Vuoi lasciare la confusione?
“Dio regna”: è un dato di fatto e una dichiarazione programmatica. E’ una realtà che non può essere cambiata, ma può essere contestata. Infatti, ci sono tante persone che vivono come se Dio non regnasse o vivono cercando di spodestarlo con un rimpiazzo di loro gradimento. Chi sono queste persone? Sono gente che, invece di sottomettersi al regno di Dio, adorano immagini proprie e dedicano la loro vita al servizio di idoli (v.7).

Dio regna e continuerà a regnare per sempre, ma loro provano a costruire un mondo alternativo dove siano loro gli dèi di sé stessi oppure dove loro decidono chi sia l’idolo della loro vita. Il salmo dice che mettersi contro Dio cercando di vivere senza il vero Dio è la più grande sciocchezza che uno possa fare. E’ una scelta stupida, illusoria e dalle conseguenze devastanti. Infatti si condannano ad una vita di “confusione” (v.7) prima di essere del tutto “consumati” (v.3). Chi contesta il regno di Dio vive in uno stato permanente di confusione, di irrequietezza, di instabilità, di ansia e poi, alla fine, rimane sotto il giusto giudizio che graverà su di loro.

Che decisione sciocca quella di cercare di creare un proprio regno contro quello di Dio! Abbiamo già visto che il Salmo 97 porta con sé la memoria del libro dell’Esodo quando Dio diede al suo popolo la legge rivelando Sé stesso e mostrando di rimanere il Dio sovrano su tutto. Guardando avanti, il salmo è anche l’anticipazione di un importante testo del NT: Ebrei 12,18-29. Anche lì c’è Dio che regna su un monte. Chi si avvicina al monte di Dio grazie a Gesù Cristo mediatore partecipa alla festa dei credenti. Chi si oppone alla persona e all’opera di Cristo viene scottato, anzi giudicato dal fuoco consumante del giudizio di Dio.

Dio regna e niente potrà cambiare questa realtà. Tu da che parte stai? Dalla parte dei credenti in Cristo che vivono con slancio nel Regno di Dio o di coloro che si oppongono rimanendo confusi oggi e perduti domani?

“Ricevendo un regno che non può essere smosso, siamo riconoscenti e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore!” (Ebrei 12,28). Buona estate a tutti! Solo chi è nel regno di Dio potrà veramente riposare e ritemprarsi. Per chi è ancora fuori dal regno di Dio, oggi è il giorno della salvezza per entrarci: credi nel Signore Gesù e dalla confusione del mondo potrai partecipare alla celebrazione della chiesa.


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.