Un'estate per ... sviluppare propositi sani - Salmo 101

 
 

Oltre a essere una stagione di riposo e di ricarica, l'estate è spesso una stagione di transizione. Naturalmente la stagione estiva è uno spazio intermedio, un ponte che collega una stagione della vita a quella successiva. Ed è proprio nelle stagioni di transizione che spesso troviamo il tempo per riflettere su dove siamo stati e su cosa ci aspetta. Se siamo intenzionati a farlo, le transizioni ci danno l'opportunità di crescere riflettendo sulle esperienze precedenti e sulle lezioni apprese, e facendo progetti per il nostro futuro. Per questo motivo i periodi di transizione naturale ci permettono di sviluppare propositi sani per prepararci a una nuova fase della vita.

Con l'avanzare dell'età, diventiamo sempre più consapevoli che la vita non è altro che una transizione verso l’altra. Alcune previste, altre non previste. Pensate al nostro mondo per un minuto. A parte le normali transizioni della vita, siamo passati da una pandemia a un'endemia; da un periodo di relativa pace a un periodo di guerra e incertezza economica; dall'avere un governo più o meno stabile, anche se per poco, al suo crollo con una nuova crisi politica.

Mentre pensavo alla nostra chiesa, ai nostri cari fratelli e sorelle in Cristo, ho pensato alle varie stagioni di transizione che tutti noi abbiamo affrontato, o stiamo affrontando, o affronteremo. Può trattarsi dell'inizio della scuola per la prima volta, della fine degli studi e del passaggio alla fase successiva della nostra formazione. Potrebbe trattarsi dell'inizio di una nuova carriera o di un cambio di carriera. Potrebbe essere il passaggio da un posto di lavoro all'altro. Potrebbe essere il passaggio da una stagione di bisogno a una stagione di provvidenze, o da una stagione di subordinazione a una di autorità. Potrebbe essere il passaggio da una chiesa alla fondazione di una nuova chiesa. Potrebbe essere il passaggio dall'essere single al matrimonio; dall'essere sposati senza figli al diventare genitori; dall'avere i propri figli a casa al mandarli via come adulti indipendenti; dall'aver trascorso una vita con qualcuno all'averlo perso; dall'essere fisicamente sani e in forma allo sviluppare una malattia terminale; da una stagione di immensa gioia, fiducia e maturità nella fede a una crisi di fede.

La vita è una serie di transizioni da una stagione all'altra, da una sfida all'altra, da una prova all'altra, da una crisi all'altra. Come deve vivere il popolo di Dio nelle transizioni della vita, e nelle stagioni della vita sia previste che non previste? Possiamo sviluppare dei propositi sani. Questo Salmo di Davide, il Salmo 101, ci aiuta a rispondere a questa domanda. Ci dà una chiave per sviluppare propositi sani su come vivere in ogni stagione e transizione della vita. La chiave è un re, il suo carattere, e il modo in cui regna sul suo popolo. Nel Salmo che abbiamo appena letto, vediamo un re con tre propositi sani. Vediamo un re che coltiva la devozione come stile di vita, che vive con integrità quando nessuno la guarda, e che cerca il consiglio di persone provate.  

1.     Coltiviamo la devozione come stile di vita
Nel primo versetto vediamo che Davide dichiara ciò che è vero di Dio sotto forma di lode e devozione. “Canterò la bontà e la giustizia; a te, o SIGNORE, salmeggerò.” Con la bontà di Dio, Davide si riferisce all'amore costante di Dio, l'amore che Dio ha per il suo popolo. Davide si impegna a cantare la fedeltà di Dio verso il suo popolo, il popolo dell'alleanza. Davide si impegna a cantare anche la giustizia di Dio. Cioè il fatto che Dio fa sempre ciò che è giusto. In quanto perfetto ed eterno, Dio è perfettamente ed eternamente buono. È perfettamente leale. È perfettamente giusto. Dio non fa ciò che è giusto solo a volte, o la maggior parte delle volte. Dio fa sempre ciò che è giusto nei confronti dei suoi figli perché è la sua natura. Prima di dire qualsiasi altra cosa, prima di chiedere qualsiasi altra cosa, Davide inizia con la lode come risposta al fatto di sapere chi è Dio, come Dio si è rivelato attraverso la sua parola e la sua alleanza con il suo popolo, e come qualcuno che ha sperimentato la bontà e la giustizia di Dio. Quindi Davide dimostra di essere un re che coltiva la devozione come stile di vita, prima di tutto. Il fondamento del modo in cui guida il suo popolo è nella completa devozione a colui che è buono e giusto. Tutto ciò che segue in questo canto, su come Davide desiderava governare come un re, derivava dalla sua devozione a Dio come stile di vita. Aveva un cuore adeguatamente orientato all'adorazione, una mente che conosceva bene chi adorava, e una bocca che cantava il perché lo adorava.

Amici, il modo in cui affrontiamo la vita e il modo in cui rispondiamo agli eventi della vita derivano direttamente dallo stile di vita che stiamo coltivando. A Davide erano state affidate grandi responsabilità, grande potere e grande ricchezza. Se si fosse concentrato a coltivare uno stile di vita con sé stesso al centro, e se Davide avesse guardato a sé stesso per definire ciò che era buono e giusto, con i propri desideri come guida e con sé stesso come massima priorità al di sopra di ogni altra cosa o persona, quei doni sarebbero diventati devastanti e distruttivi, sia per Davide che per coloro che erano sotto il suo regno. Ciò che gli era stato dato e il popolo che conosceva e su cui regnava, alla fine sarebbero diventati un mezzo di schiavitù e distruzione su un percorso di auto-glorificazione. Il suo popolo sarebbe stato sfruttato in un modo o nell'altro.

Fratelli e sorelle, quante volte le nostre intuizioni ci hanno portato al fallimento? Quante volte i nostri desideri ci hanno intrappolato? Quante volte i nostri sentimenti ci hanno tradito? Quante volte gli altri ci hanno deluso? Questa è un'estate per sviluppare propositi sani, cominciamo dal punto giusto. Ricordiamoci che Dio è buono e giusto, è fedele al suo popolo SEMPRE. Perciò è di lui che possiamo fidarci, SEMPRE. Tutto ciò che abbiamo ricevuto è un dono che scaturisce dalla bontà di Dio trino ed eterno, il Dio che è eternamente giusto e fedele al suo popolo in ogni momento della vita, in ogni stagione della vita, e in ogni transizione della vita. Davide coltivava la devozione a Dio, non a sé stesso, come stile di vita. Che qualsiasi cosa facciamo e in qualsiasi modo la facciamo sia in risposta alla bontà e alla giustizia di Dio. Egli è stato così buono con noi da non rinfacciarci i nostri peccati. Che questo sia il nostro proposito nella vita: canteremo la bontà e la giustizia: a te, o Signore, canteremo! Coltiveremo la devozione a Dio come stile di vita. 

2.    Viviamo l'integrità quando nessuno ci guarda
Da versetto 2 a 5 troviamo il proposito personale del re su come voleva vivere e regnare. Si tratta di un desiderio personali che rispondono direttamente alle verità professate nel versetto 1. Come re scelto da Dio, si prenderà cura di camminare nell'integrità (2). Camminare nell'integrità significa vivere come qualcuno che è completo e integro, la cui vita è pienamente influenzata da ciò in cui crede, in modo da vivere onestamente secondo tale credo. È un impegno a vivere secondo il quadro morale che si confessa. È fare sempre ciò che è giusto. È fare sempre quello che dici di fare. E Davide dice che camminerà con un cuore integro nella sua casa (2). Sta dicendo che la sua dichiarazione di fede nel Dio buono e giusto sarà integrata in ogni aspetto della sua vita. Non si tratta di una confessione e di uno stile di vita da portare avanti solo in pubblico, o solo quando si tratta degli aspetti personali o spirituali della vita. No! Si tratta di una fede integra, integrata, che tocca ogni aspetto della sua vita: il suo pensiero, le sue scelte, il suo modo di parlare, la sua vocazione, i suoi doveri, i suoi ruoli, il suo servizio.

Nei versetti 3-5 vediamo come si presenta. È una ricerca della santità che deriva dalla conoscenza del carattere di Dio santo. È una guerra contro il peccato. Davide dice che non fisserà i suoi occhi su cose malvagi (3). Non si lascerà contaminare da chi vive senza integrità, da chi parla ma non cammina. Disprezzerà il comportamento malvagio e non scenderà a compromessi (4). Non presterà la sua attenzione a loro e non sprecherà nemmeno un minuto per concentrarsi su cose che disonorano Dio (5), come la calunnia, la disonestà, la perversione e il tradimento. Il re di Dio non troverebbe gioia nelle cose che dispiacciono a Dio. Un re devoto al Dio leale, fedele e giusto sarà leale, fedele e giusto al suo popolo. Sarebbe un re che regnerebbe con integrità in opposizione a ciò che è malvagio.

Amici, il nostro è un mondo che manca di integrità. La nostra è una cultura che sembra dare più valore all'astuzia e alla furbizia che all'onestà e all'integrità. Come sarebbe l'attuale situazione politica se i nostri leader vivessero l'integrità? Quanto è triste che nessuno si sorprenda quando i nostri leader non mantengono le loro promesse? Quanto spesso sentiamo parlare di nuovi scandali, sia nel servizio pubblico che nella chiesa, in cui persone che confessano una cosa vengono smascherate per aver vissuto al contrario quando nessuno guardava? I risultati sono spesso devastanti, vergognosi e imbarazzanti.

Fratelli e sorelle, come popolo regale siamo chiamati a vivere l'integrità. Vivere l'integrità non inizia dal desiderio di evitare vergogna e imbarazzo, non perché vogliamo fare bella figura davanti agli altri, o perché non vogliamo essere come quelle persone—queste sono le motivazioni sbagliate. Vivere l'integrità non significa separare ciò che crediamo da come ci comportiamo. Non è permettere a noi stessi di usare la libertà, la grazia e i doni che ci sono stati dati per fare del male o glorificare noi stessi. Quando arrivano le prove, quando ci troviamo in situazioni difficili, sotto la pressione della vita, vivere l'integrità non significa cercare scorciatoie, o cercare di manipolare la nostra situazione per ottenere ciò che vogliamo, o di fare solo quello che basta. Al contrario, vivere l'integrità significa seguire Gesù, a prescindere da tutto, anche quando nessuno ci guarda. Vivere l'integrità inizia con una devozione a Dio giustamente orientata. Questo è possibile solo quando i nostri cuori sono stati trasformati dalla grazia di Dio. Solo allora possiamo decidere di vivere nell'integrità, anche quando nessuno ci guarda. In questa estate per sviluppare propositi sani che uno sia questo: viviamo l'integrità, anche quando nessuno ci guarda.

3.     Cerchiamo il consiglio di persone provate
In terzo luogo, dai versetti 6 e 7 di questo Salmo vediamo che il re decide di chiedere consiglio di persone provate. Qui Davide si impegna a cercare intenzionalmente persone fedeli e a invitarle a far parte del suo consiglio. Il versetto 6 dice che solo coloro che camminano in via irreprensibile possono assistere il re. Il versetto 7 dice che non si circonderà di persone che praticano l'inganno. Coloro che non sono sinceri non avrebbero prestato servizio. Non avrebbero avuto voce in capitolo né influenza su di lui, anzi sarebbero stati allontanati dalla sua vista. Come re, Davide affrontò molte prove. Ogni giorno doveva prendere molte decisioni importanti che avevano un impatto non solo su di lui, ma anche sul popolo dell'alleanza di Dio. Come re, si circondò di persone dell'alleanza che potevano consigliarlo e incoraggiarlo. Davide sapeva che per vivere in modo integro nella devozione a Dio, aveva bisogno di essere circondato da persone che si sono dimostrate fedeli, persone con le sue stesse convinzioni e gli stessi impegni verso Dio, e quindi decise di cercare consiglio di persone provate.

Fratelli e sorelle, siamo chiamati a fare lo stesso, e iniziamo con Gesù. Egli è sia la Sapienza di Dio che la persona perfettamente provata! Come Figlio di Dio incarnato, Gesù ha dimostrato fedeltà e fermezza nelle transizioni e nelle stagioni della vita, anche le più difficili. È il re provato, il re fedele a cui corriamo quando abbiamo bisogno di un consiglio.

Poi, la nostra fede non è solo di natura personale, ma anche corporale. Dio ci ha chiamati a far parte della sua famiglia dell’alleanza, di persone che sono state trasformate dall’evangelo e che condividono la chiamata ad essere una testimonianza di Cristo davanti a un mondo perso nel peccato. Indipendentemente dalla stagione della vita in cui ci troviamo, sia essa stabile, di transizione, o di fronte a una decisione importante, abbiamo bisogno di persone intorno a noi con cui confidarci, e da cui cercare consiglio. Abbiamo bisogno di fratelli e sorelle che dicano la verità di Dio nella nostra vita, che dimostrino fedeltà alla parola di Dio nelle loro vite, e che siano state messe alla prova e approvate da Dio. Siamo stati creati e chiamati a far parte di una comunità che ci stimoli a crescere nella nostra fede, a lasciare che la Parola di Dio abbia un impatto su ogni ambito della vita. Abbiamo bisogno di persone che abbiano affrontato delle difficoltà e che abbiano visto come Dio abbia usato quelle prove nella loro vita per far crescere la loro fede in modo da poter servire gli altri. Ed anche noi siamo chiamati a essere queste persone: un popolo che prega l'uno per l'altro, che cammina l'uno con l'altro negli alti e bassi della vita e che si incoraggia l'un l'altro per focalizzare i nostri occhi sulla bontà e sulla giustizia di Dio, affinché possiamo camminare nell'integrità e onorare il nostro re. Nella sua seconda lettera ai Corinzi, l'apostolo Paolo scrisse:

Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c’è tra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliarb? O quale relazione c’è tra il fedele e l’infedele? E che armonia c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? che non dobbiamo essere imparentati con gli infedeli (2 Corinzi 6,14-16).

Potrebbero essere persone simpatiche, intelligenti ed esperte, ma la loro devozione è in definitiva altrove. Quest'estate mentre sviluppiamo propositi sani, che uno sia questo: cerchiamo consiglio di persone provate.

In conclusione,
il Salmo 101 è un ottimo salmo per sviluppare propositi sani. È il canto di un re che desiderava camminare con integrità davanti al Signore. E poi conclude con un avvertimento per coloro che non camminano nell'integrità e cercano di fare il male.  Dice che saranno sterminati (8). Non troveranno posto nella città di pace di Dio, ma saranno scacciati per sempre, fuori dalla sua presenza.

Questa dichiarazione presenta un problema enorme. Se ricordiamo bene, Davide non camminava sempre con integrità davanti al Signore. Non ha sempre vissuto l'integrità quando nessuno lo guardava. Infatti, quando nessuno lo guardava, rubò la moglie di un altro uomo e ne fece uccidere il marito (2 Samuele 11-12). Quando era a casa, in molte occasioni non riuscì a svolgere i suoi doveri di padre (2 Samuele 13). Ha violato i suoi stessi standard, gli standard di Dio. La sua vita non è sempre stata caratterizzata da integrità e devozione a Dio.

E se siamo onesti con noi stessi, non lo è stata nemmeno la nostra vita. Non sempre abbiamo coltivato la devozione come stile di vita. Non abbiamo sempre vissuto l'integrità quando nessuno ci guardava. Abbiamo calunniato gli altri. Abbiamo manipolato gli altri o una situazione per ottenere ciò che volevamo. Abbiamo fissato i nostri occhi su ciò che è malvagio. Abbiamo trovato gioia in cose che non piacciono a Dio. Abbiamo permesso a influenze empie di parlare nelle nostre vite. Pertanto, se questo Salmo fosse solo un elenco di propositi sani da seguire, saremmo tutti in grossi guai, perché come Davide siamo tutti caduti in basso.

Ma questo Salmo ci dà una buona notizia. Questo Salmo non è un elenco di propositi che siamo chiamati a rispettare. Al contrario, indica l'unico Re che li ha mantenuti perfettamente. Il suo nome è Gesù. Dopo che Davide ha lodato Dio nel primo versetto, e mentre inizia a proclamare il suo desiderio di camminare nell'integrità, pone una domanda molto rivelatrice. Nel versetto 2 chiede a Dio: "Quando verrai da me?". Davide sapeva che senza l'intervento divino di Dio, non sarebbe riuscito a mantenere la sua parola. Sapeva che senza la presenza di Dio, i suoi tentativi di vivere in modo integro sarebbero falliti. Sapeva che senza la grazia di Dio e l'aiuto della parola di Dio, sarebbe stato invaso dal male. "Quando verrai da me, o Signore?". 

Amici, Gesù Cristo, il figlio di Davide, il figlio di Dio, è venuto. Venne per fare ciò che il re Davide non riuscì a fare e che tutti noi non siamo riusciti a fare. Venne e visse una vita di completa devozione al Padre. Fu guidato dallo Spirito Santo a vivere l'integrità in ogni aspetto della sua vita, senza mai peccare, senza mai scendere a compromessi, senza mai abusare del suo potere, senza mai manipolare gli altri (Isaia 11,1-5). Soddisfece i requisiti della Legge di Dio in modo da poter pagare il prezzo per coloro che l'avevano infranta. Lo fece rinunciando a tutto, persino alla sua vita sulla croce. Soffrì e morì come sostituto dei peccatori. Sulla croce gridò: "Padre, perché mi hai abbandonato?" affinché il popolo di Dio potesse essere perdonato, redento e portato al Padre.

Fratelli e sorelle, Dio Padre ha soddisfatto la sua ira nei confronti dei nostri peccati riversandola sul suo Figlio perfetto e nostro re, Gesù Cristo. Non siamo stati scacciati, ma avvicinati a Lui in Gesù Cristo, il re buono e giusto. Grazie a Gesù, i nostri occhi si sono aperti all'amore di Dio e i nostri cuori sono stati conquistati dalla sua grazia! Eravamo persi nelle tenebre, morti nei nostri peccati, dediti alla menzogna e dediti a noi stessi, eppure Lui è venuto da noi! È venuto da noi! Oggi possiamo servire il nostro Re perché siamo stati resi puliti, rivestiti della sua giustizia, grazie alla sua bontà. E ora, grazie all'opera e alla potenza dello Spirito, ci è stata data una nuova vita…affinché possiamo camminare in essa (Romani 6,4). Questa è l'estate per sviluppare propositi sani. Con lo sguardo rivolto a Gesù: Coltiviamo la devozione come stile di vita. Viviamo l'integrità quando nessuno ci guarda. Cerchiamo il consiglio di persone provate. Preghiamo

 

Dio Padre, grazie per la tua parola e per la tua bontà. Dio Figlio, preghiamo nel tuo nome e ti ringraziamo per aver vissuto perfettamente come il re dell'integrità. Dio Spirito, grazie per la tua presenza nelle nostre vite e per la tua potenza ad opera in noi che ci aiuta a crescere nel nostro affetto per Gesù. Che possiamo coltivare la devozione come stile di vita; la devozione a te, nostro Dio buono e giusto. Ci hai dimostrato la tua fedeltà attraverso l'opera di Gesù. Come risposta giusta alla tua bontà e alla tua giustizia, possiamo vivere in modo integro, anche quando gli altri non ci guardano; ricordando come la tua grazia ci abbia purificato dai nostri fallimenti, abbia rimosso la nostra vergogna; ricordando come il Tuo Spirito e la tua parola ci permettano di vivere vittoriosamente sul peccato. Quindi, aiutaci ad ucciderlo, a combattere contro nostro peccato! Signore, mentre percorriamo questo viaggio nella vita, possiamo cercare il consiglio di persone provate, il tuo popolo eletto. Siamo stati chiamati a vivere in comunità, attraverso la tua grazia, e per la tua gloria. Mentre lo facciamo, possiamo incoraggiare gli altri a fare lo stesso in ogni stagione, in ogni transizione e in ogni prova che ci dai in questa vita. Amen.


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.