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Art(e)vangelo: Coltivare una sensibilità artistica - Filippesi 4,4-9

L’arte richiede il discernimento e il discernimento richiede la maturità cristiana. La Parola di Dio ci invita a fare non una critica d’arte qualsiasi, ma una critica cristiana dell’arte. Per questo, quando vediamo una mostra, ascoltiamo un concerto, partecipiamo ad un laboratorio, facciamolo da cristiani, con il setaccio della Parola di Dio. Non vogliamo bere tutto, non vogliamo respingere tutto. Vogliamo avere i sensi della fede esercitati per discernere il bene e il male. 

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Art(e)vangelo: L'anticipo di un nuovo mondo - Marco 9,2-10

Tutti noi affrontiamo delle prove. Alcune più pesanti di altre, ma chi ha visto la gloria di Cristo le affronta in modo diverso. Con una nuova speranza. Con una nuova fede. Con una nuova fiducia nel fatto che c'è un nuovo mondo che verrà, perché abbiamo visto la gloria di Cristo! Egli ha brillato nei nostri cuori! Ha trasformato le nostre vite! Gesù non sminuisce la difficoltà delle nostre prove. Ha condiviso la nostra sofferenza e promette la Sua presenza per portarti avanti. La prova è la via per la gloria. Gesù ha vinto e tutti coloro che sono in Lui vinceranno e parteciperanno alla Sua gloria nel mondo a venire.

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Art(e)vangelo: Contemplare il vero capolavoro - Giovanni 1,10-18

Tante persone, forse tu tra loro, hanno un’alta opinione di Gesù. Gesù è sempre uno dei personaggi più popolari e famosi. Ma quanti lo contemplano? Quanti gli ubbidiscono? Quanti lo adorano? Giovanni dice di averlo contemplato! Lo ha potuto fare perché era nato da Dio; non era sensibile, era nato di nuovo! L’arte non porta a Dio se uno non è nato da Dio. Il vero capolavoro (Gesù Cristo, la Parola fatta carne) lo si ammira solo se siamo nati d Dio.

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Art(e)vangelo: L'opacità dei sensi artistici - Marco 4,10-13

Per vedere la gloria di Dio (il creato come opera d’arte divina) e ascoltare la Parola di Dio (il suono della voce divina che ci cambia), c’è bisogno di un “miracolo”. I nostri sensi artistici (vista, udito) oltreché limitati possono essere devianti. I nostri sensi artistici spirituali sono proprio chiusi, spenti. Il problema dell'arte non è solo che può essere idolatrica. Il peccato ha anche intaccato i nostri sensi artistici, il modo in cui percepiamo e comprendiamo l'arte. Noi in quanto interpreti d'arte siamo come obnubilati e quindi poco affidabili. Ancor di più insensati siamo di fronte all’Artista divino e all’arte della creazione e della provvidenza.

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