Art(e)vangelo: Il capolavoro del mondo - Genesi 1,26-31 e Colossesi 1,15

Predicatore: Clay Kannard

Roma è una città piena di capolavori. È la sede permanente di capolavori pittorici, scultorei, e museali. A Roma ci sono tanti capolavori architettonici, capolavori scritti e registrati, e poi (i miei preferiti) capolavori culinari. Ogni anno milioni di persone vengono a vederli, a studiarli, ad ascoltarli, a gustarli. Siamo davvero benedetti a vivere in una città piena di queste incredibili creazioni. Chi ci viene in mente quando pensiamo di questi capolavori? La Cappella Sistina? Michelangelo. La fontana dei quattro fiumi? Bernini. La Scuola di Atene? Raffaello. La Vita è Bella? Benigni. Infine, la Carbonara? Gli Americani! Scherzo! Com'è possibile che ci siano tutti questi capolavori? Spesso conosciamo le opere d'arte e i loro creatori, ma sappiamo perché sono state create? È di questo che vogliamo parlare stasera, proseguendo la nostra nuova serie intitolata Art(e)vangelo, con l'obiettivo di aiutarci a capire come dobbiamo impegnarci con le arti.

La scorsa settimana abbiamo ricevuto un invito all'inaugurazione della prima mostra d'arte. Nel capitolo 1 della Genesi, la prima pagina della Bibbia, siamo stati invitati a vedere la prima opera d'arte, ovvero la creazione di Dio. Abbiamo sentito al primo componimento poetico che descrive come il Dio Trino abbia creato tutto dal nulla. Con la potenza della sua Parola creò luce e materia, colori e strutture, terra e mare e tutte le creature che lo abitano. Abbiamo sentito la prima valutazione estetica della meravigliosa opera d'arte di Dio quando Dio dichiarò che tutto ciò che aveva fatto era buono e bello, e che ogni cosa buona e bella che aveva creato portava gloria al Suo nome. Proprio come in ogni mostra d'arte, piena di bellissime opere dell'artista, di solito ce n'è una che spicca, un'opera per la quale l'artista è maggiormente riconosciuto, un vero capolavoro! Lo stesso vale per la mostra della creazione di Dio: c'è un vero capolavoro del mondo che è stato creato dal Creatore, e per uno scopo particolare. Qual è il primo capolavoro del mondo? Si chiama Imago Dei, l’immagine di Dio. Per capirlo, dobbiamo tornare al capitolo 1 della Genesi, la poesia della creazione, e ascoltare ciò che troviamo nei versetti 26-31.

1. Formato per rispecchiare

Il sesto giorno della Creazione, il Dio Uno e Trino entrò in consultazione divina per pensare a come creare l'uomo. In Genesi 2,7 leggiamo che Dio prese un po' di polvere dal suolo che aveva creato (che era buono), formò l'uomo e soffiò la vita nell'uomo in modo che diventasse un essere vivente, un essere fatto a immagine di Dio. Questo non significa che Dio avesse carne e sangue. Dio è Spirito. Cosa significa esattamente "creato a immagine e somiglianza di Dio"?  

In primo luogo, l'immagine di Dio non è qualcosa che abbiamo, ma qualcosa che siamo. Non siamo uguali a Dio, l'infinito Creatore di tutte le cose, ma siamo sue creature, formate a sua immagine e somiglianza. Questo significa che siamo esseri razionali. Siamo esseri morali. E, siamo esseri creativi. Dio ha formato l'uomo autocosciente con un corpo fisico e un'anima spirituale. Bavinck ha detto: "L'umanità, dove il mondo spirituale e quello materiale si uniscono, è il culmine della creazione". Ecco perché gli esseri umani hanno dignità, tutta l'umanità: maschi e femmine di qualsiasi colori, giovani e anziani, ricchi e poveri, nati e non nati, intelligenti e mentalmente disabili, fisicamente in forma e incapaci di camminare, cittadini o immigrati, israeliani o palestinesi... tutta la vita umana ha dignità perché siamo stati creati a immagine di Dio. Anche tu ne fai parte!

In secondo luogo, essere creati a immagine di Dio significa essere stati creati per la comunità. Il nostro Dio è Uno e Trino: Padre, Figlio e Spirito Santo è una comunione eterna e amorevole. Per questo motivo, Dio non ha creato solo Adamo a sua immagine e somiglianza, ma ha creato "loro", l'uomo e la donna, a sua immagine e somiglianza. Rispecchia quest’immagine quando mostri amore a qualcun’altro, o quando tua madre e tuo padre si sono sposati, o quando crea e mangi un pasto con il tuo vicino, stai rispecchiando l'immagine di Dio nella comunione con gli altri.

In terzo luogo, essere fatti a immagine di Dio significa che siamo stati formati per rispecchiare la bontà di Dio, la bellezza di Dio, la verità di Dio, l'ordine di Dio. E lo scopo di questo rispecchiare è quello di portare gloria al Creatore, di far conoscere la gloria di Dio in tutta la Creazione. Gli esseri umani sono portatori dell'immagine di Dio e quindi siamo i suoi capolavori e, come tutta la creazione è stata dichiarata buona e bella, Dio ha dichiarato l'uomo e la donna buoni e belli. Tu sei il capolavoro di Dio, formato per rispecchiare che Dio è buono e degno di ogni gloria e lode, un Dio che invita le sue creature ad entrare in comunione con lui. Quindi Nella prima mostra d'arte della creazione, Dio ha formato il suo capolavoro umano per rispecchiare la sua gloria, non in modo passivo, ma in modo attivo e interattivo che suscita emozioni, invita a riflettere, coltiva la comunità e produce reazioni di lode a Dio. È come scrisse Davide nel Salmo 139,13-14:

“Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre. Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l’anima mia lo sa molto bene.”

La tua anima lo conosce bene riguardo a te stesso e agli altri? Vedi gli altri in questo modo, come fatti in modo stupendo e meraviglioso? Anche se il nostro mondo è stato colpito dal peccato, l'umanità porta ancora l'immagine di Dio. Ricorda, non è qualcosa che abbiamo, è ciò che siamo. Siamo i capolavori di Dio. Il problema, come vedremo, è che il peccato ha distrutto la nostra capacità di realizzarla.  

2. Chiamato per curare

Un altro aspetto del fatto di essere stati formati a immagine di Dio si vede in quello che chiamiamo il "mandato culturale". Dopo aver detto: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza ", Dio disse: "e abbiano dominio...”. Abbiano dominio sui pesci del mare, dominio sugli uccelli del cielo e sugli animali della terra, dominio su tutta la terra.” Dominio. In termini artistici, potremmo dire che il capolavoro buono e bello di Dio è stato chiamato a curare la mostra d'arte buona e bella di Dio.

Nessuna delle mostre d'arte o dei musei che hai visitato esiste senza un curatore. Qual è il ruolo di un curatore? Se sei il capo curatore, la tua responsabilità è quella di definire i ruoli amministrativi per la gestione del museo, assicurarti che vengano prese tutte le necessarie per la sua esistenza, fornire una supervisione e definire il messaggio che il museo o la mostra devono comunicare. Il curatore è quindi responsabile delle attività quotidiane necessarie per la custodia delle opere d'arte. Sistema le opere d'arte, le sposta, le prepara per la presentazione, si assicura che il messaggio che il capo curatore vuole comunicare sia chiaro e veritiero, e preserva e protegge le opere d'arte preziose e inestimabili da vandali o ladri.

L'umanità, il capolavoro di Dio, è stata chiamata a curare la mostra della creazione di Dio. Dio è il Capo Curatore. Noi, in quanto portatori della sua immagine, sia maschi che femmine, siamo i curatori della bellissima mostra di Dio chiamata Creazione. Quindi, Adamo aveva un contratto di lavoro, un patto di lavoro per la cura della creazione. La sua mansione era di natura regale: sottomettere la creazione e fare ordine nella creazione. La sua mansione era di natura profetica: assicurava che il messaggio del Capo Curatore fosse chiaro e veritiero e dava nomi alla creazione per dare un senso alla realtà di Dio. La mansione di Adamo era di natura sacerdotale: si prendeva cura della creazione e rappresentava Dio per tutta la creazione. In somma, Adamo ed Eva erano allo stesso tempo il capolavoro della mostra di Dio, e i curatori della mostra. Erano un rispecchio buono e bello del Creatore, con un incarico buono e bello dal Creatore. E Dio diede loro tutto ciò di cui avevano bisogno per svolgere il compito di curatori, compresa una benedizione irrevocabile.

3. Benedetto per (ri)creare

Nel versetto 28 vediamo che Dio ha benedetto i suoi capolavori affinché potessero avere il dominio sulla creazione e curare la creazione, ma anche essere fecondi e moltiplicarsi. Il capolavoro di Dio fu benedetto per (ri)creare. Dio benedisse Adamo ed Eva per ricreare, avere figli, per moltiplicare i suoi portatori di immagine affinché la gloria del Signore si rispecchi in tutta la terra; affinché la mostra di Dio fosse piena di nuovi portatori di immagine che lavoravano  e creavano insieme, in comunità, per sottomettere e curare la creazione di Dio. Non dovevano occuparsi solo del giardino dell'Eden, ma dovevano espandere la mostra in tutta la creazione. Essendo stati creati a immagine e somiglianza del Creatore, il capolavoro di Dio fu benedetto per (ri)creare. Questo accadde quando Adamo ed Eva ebbero dei figli. Se Dio ti benedice con dei figli, è perché sei stato benedetto per essere fecondo e moltiplicarti.

Vediamo questa benedizione per (ri)creare quando esercitiamo il dominio utilizzando gli elementi grezzi che Dio aveva creato per coltivare e creare cose nuove e belle—nuove creazioni di cui godere; nuove creazioni a beneficio della nuova comunità di capolavori di Dio; nuove creazioni per supportarli nei loro compiti di curatori benedetti. Prendiamo le materie prime e le ordiniamo, le riordiniamo o le riorganizziamo per creare qualcosa di nuovo. Adamo piantò un bellissimo giardino, prendendo la terra e sistemandola in modo che spuntassero cibo e fiori. Questo accade anche con la medicina, la tecnologia, l'architettura, e soprattutto l'arte. Prendiamo le materie prime che Dio ha creato, il suolo, le pietre, il cibo, il corpo, e le sistemiamo e riorganizziamo per creare qualcosa di nuovo a beneficio della creazione e della comunità; che si tratti di un pasto delizioso da mangiare, di un trattamento per garantire la guarigione e la crescita, di un rifugio per vivere, o di un ponte per collegare le comunità. Tutto questo è possibile perché portiamo l'immagine di Dio e siamo stati benedetti per creare. 

Lo stesso vale per le arti: organizziamo i suoni per creare musica. Prendiamo il linguaggio e le esperienze umane e produciamo film e scriviamo libri che ci ispirano. Prendiamo oli e tinture e creiamo colori per dipingere opere d'arte mozzafiato. Formiamo la pietra, il marmo e l'argilla in splendidi disegni…

Perché siamo stati creati a immagine e somiglianza del Creatore, siamo stati benedetti per creare e ricreare.

Significa che l'arte ha uno scopo! Questo significa che ciò che creiamo ha un significato! Dio creò capolavori buoni e belli che furono benedetti per creare nuovi capolavori; nuovi capolavori che promuovono la dignità della vita umana e il miglioramento della società! Siamo capolavori che creano capolavori che glorificano Dio e rispecchiano la sua natura a tutta la Creazione!

Ma c'è un problema serio! Non lo facciamo sempre! Ogni giorno siamo esposti alle creazioni umane, e soprattutto a varie forme d'arte che proclamano menzogne, pervertono la verità di Dio, umiliano e svalutano le persone anziché dar loro dignità. Ogni giorno siamo esposti alle varie forme d'arte che perseguono un guadagno egoistico, o l’arte che distruggono la società e allontanano le persone da Dio, anziché edificare e coltivare la società affinché Dio sia conosciuto.

Che fine ha fatto l'Imago Dei? Abbiamo perso l'immagine di Dio? La risposta è no, ma è stata gravemente compromessa, sfigurata, deformata a causa del peccato. Adamo ed Eva decisero di dubitare della verità di Dio. Credettero a una bugia: che la mostra della Creazione sarebbe stata migliore se loro fossero diventati i capi curatori. Cercarono di diventare uguali al Creatore, piuttosto che un suo rispecchio. Cercarono la gloria per se stessi. Quando Adamo violò il suo contratto con Dio, il peccato entrò in questo mondo, la morte entrò in questo mondo e ogni portatore di immagine di Dio nato da Adamo (tutti noi) nacque ripiegato su se stesso, morto nel suo peccato.

Cioè, quasi tutti i portatori di immagine.

Grazie alla grazia comune di Dio e alla Parola della sua benedizione, l'umanità ha continuato a essere feconda e a moltiplicarsi. Il primo capolavoro di Dio, Adamo ed Eva, non era destinato a essere il penultimo capolavoro. Essi indicavano colui che lo sarebbe stato. Hanno rivelato colui che sarebbe venuto a rispecchiare perfettamente l'immagine del Padre. Gesù Cristo, colui che sarebbe nato da una Vergine per schiacciare il male e distruggere la morte essendo un perfetto portatore dell'immagine di Dio; colui che avrebbe adempiuto perfettamente al mandato culturale. Colui che si è assunto la punizione dei portatori di immagine ribelli morendo sulla croce al loro posto. Colui che è risorto con il potere di rinnovare, e ricreare ciò che era stato distrutto. Ascolta come l'apostolo Paolo la descrive in Colossesi 1:15-20.

“Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli che è il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce;…”

Gesù Cristo, Dio fatto in carne e ossa, è stato creato per rispecchiare l'immagine del Padre nel mondo. Gesù, Dio fatto in carne e ossa, è risorto come curatore supremo di tutte le cose e regna su tutte le cose. Egli ci offre un contratto di grazia per diventare curatori nel suo regno. Tutti coloro che si pentono dei loro peccati e confidano in lui per la salvezza vengono perdonati e diventano una nuova creazione, vengono rinnovati. Attraverso Gesù, il vero capolavoro di tutta la creazione, il primo tra i risorti, i portatori di immagine possono essere rinnovati per adempiere al loro scopo—ossia portare gloria al nome di Dio mentre siamo conformati all’immagine di Cristo. Come si legge in Efesini 2,8-9,

“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi: è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.”

Siamo opera sua, creata in Cristo Gesù, per fare le opere buone... l'arte è un'opera buona, perché può essere usata per glorificare Dio. L’arte può essere un'opera buona per rivelare la verità di Dio. L’arte può essere un'opera buona per evidenziare le ingiustizie e la rottura del peccato. L’arte può essere un'opera buona per proclamare la gioia del Vangelo, in modo che i portatori di immagine possano essere salvati attraverso il capolavoro perfetto, Gesù, rivolgendo il loro sguardo da dentro di sé e verso Dio.

Roma è una città piena di capolavori, e non sto parlando della Cappella Sistina. Sto parlando degli oltre 4 milioni di portatori di immagine di Dio che popolano questa città. Che i loro occhi si rivolgano a Gesù, il vero, eterno e fedele capolavoro supremo. Uniti a Cristo per fede, partecipiamo alla sua nuova opera creativa. E da questa parte dell'eternità, mentre veniamo rinnovati a sua immagine, creiamo e coltiviamo per aiutare gli altri a sperimentare la nuova vita in Cristo. Possiamo riscattare le arti per benedire la nostra cultura. In Cristo, rispecchiamo Dio mentre creiamo e godiamo di opere d'arte per la Sua gloria.

"Dio Padre, ti preghiamo nel nome di Dio Figlio e ti chiediamo che, con la forza di Dio Spirito, le tue parole portino frutto nei nostri cuori. Amen".


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.